Schizofrenia associata a disordine da uso di sostanze: terapia farmacologica


Il disturbo da uso di sostanze è la più comune comorbidità psichiatrica nei pazienti affetti da schizofrenia, con un’incidenza fino al 65%.
Tuttavia, le raccomandazioni terapeutiche della schizofrenia sono basate su studi che hanno escluso i pazienti con questa duplice diagnosi.

I dati, principalmente basati su studi in aperto o su una serie di casi, hanno indicato un’efficacia superiore per gli antipsicotici di seconda generazione, come Aripiprazolo ( Abilify ), Clozapina ( Leponex ), Olanzapina ( Zyprexa ), Quetiapina ( Seroquel ), Risperidone ( Risperdal ), riguardo al miglioramento dei distinti sintomi psicopatologici, alla riduzione del craving ( appetizione compulsiva patologica ) e alla riduzione dell’uso di sostanze, rispetto agli antipsicotici tradizionali.

Gli antidepressivi triciclici, dati in aggiunta alla terapia di mantenimento con antipsicotici, sono risultati efficaci nel ridurre l’uso di sostanze ed il craving.

La somministrazione di farmaci anti-craving, come il Naltrexone ( Nalorex ), porta alla riduzione del consumo della droga.

Non ci sono esperienze cliniche con Acamprosato ( Campral ) nei pazienti schizofrenici con alcolismo comorbido.

La review ha evidenziato che nonostante teoricamente gli antipsicotici atipici siano da preferire nei pazienti schizofrenici con disordine da uso di sostanze, come comorbidità, l’evidenza empirica è debole. ( Xagena_2008 )

Wobrock T, Soyka M, Prog Neuropsychopharmacol Biol Psychiatry 2008; Epub ahead of print



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XagenaFarmaci_2008