Pazienti con sindrome coronarica acuta e con depressione maggiore: la variabilità della frequenza cardiaca è influenzata dalla Sertralina e dai miglioramenti dell’umore


Il disturbo depressivo maggiore, associato alla sindrome coronarica acuta ( ACS ), aumenta il rischio di mortalità.
La variabilità della frequenza cardiaca ( HRV ) risulta diminuita nei pazienti con disturbo depressivo maggiore dopo sindrome coronarica acuta; è stato ipotizzato che HRV possa avere un ruolo nella mortalità per disturbo depressivo maggiore dopo sindrome coronarica acuta.
Benchè gli inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ( SSRI ) possano ridurre la mortalità nel disturbo depressivo maggiore, poco è noto riguardo agli effetti sulla variabilità della frequenza cardiaca.

. Lo studio Sertraline Antidepressant Heart Attack Randomized Trial ( SADHART ) ha valutato la variabilità della frequenza cardiaca mediante elettrocardiogramma holter nell’arco delle 24 ore, al basale in 290 pazienti ed in 258 pazienti 16 settimane dopo l’assegnazione casuale a Sertralina ( Zoloft ) o placebo.

Le misure nel dominio della frequenza di HRV comprendevano le componenti ad alta frequenza ( HF ), bassa frequenza ( LF ), frequenza molto bassa ( VHF ), frequenza ultra bassa ( ULF ) e total power.

La gravità della depressione è stata misurata mediante la Hamilton Rating Scale for Depression ( HAM-D ). Le risposte cliniche sono state misurate con la scala Clinical Global Impressions Improvement ( CGI-I ).

Al basale, i precedenti episodi di disturbo depressivo maggiore sono risultati associati a più bassa variabilità della frequenza cardiaca.

La Sertralina ha aumentato significativamente la componente frequenza ultra bassa, mentre il miglioramento di umore è risultato associato ad un più alto valore della componente a bassa frequenza, indipendentemente dal trattamento.

Tuttavia, l’atteso recupero nell’HRV dopo sindrome coronarica acuta, non è stato osservato nei pazienti con disturbo depressivo maggiore.

E’ stata osservata una più alta componente ULF durante trattamento con Sertralina ed una più alta componente LF nei pazienti in cui l’umore è migliorato.

In conclusione, il recupero della variabilità della frequenza cardiaca risulta ridotto nei pazienti depressi dopo sindrome coronarica acuta. Le differenze, precedentemente riportate, nella variabilità della frequenza cardiaca al basale tra i pazienti con e senza depressione dopo sindrome coronarica acuta, sono aumentate nelle 16 settimane successive ad un evento coronarico. Sia il trattamento con Sertralina sia il recupero sintomatico dalla depressione sono risultate associate ad un’accresciuta HRV, rispetto al gruppo di controllo trattato con placebo e a quello in cui il recupero non c’è stato, dopo sindrome coronarica acuta, ma questo è soprattutto il risultato di una diminuzione di HRV nei gruppi di confronto. ( Xagena_2007 )

Glassman AH et al, Arch Gen Psychiatry 2007; 64: 1025-1031



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