Negli adulti il rischio di autolesionismo non-fatale e di suicidio con gli SSRI non è maggiore rispetto ai farmaci antidepressivi triciclici
E’ stato confrontato il rischio di autolesionismo non-fatale e di suicidio tra i pazienti che assumono gli antidepressivi SSRI ( inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ) con quello dei pazienti che assumono antidepressivi triciclici.
Sono stati esaminati 146.095 soggetti con una prima prescrizione di un antidepressivo per il trattamento della depressione.
I dati sono stati ricavati dal General Practice Research Database ( Gran Bretagna ).
Sono stati individuati 1968 casi di autolesionismo non-fatale e 69 suicidi.
L’odds ratio aggiustato di autolesionismo non-fatale associato all’impiego di farmaci SSRI è stato 0,99 e quello di suicidio 0,55 rispetto ai farmaci antidepressivi triciclici.
L’odds ratio di autolesionismo non-fatale per le persone di età uguale o inferiore ai 18 anni trattate con SSRI rispetto a quelle con triciclici è stato 1,59.
Nessuna associazione è stata osservata in altri gruppi d’età.
Nessun suicidio è avvenuto tra i pazienti di 18 anni o più giovani che stavano assumendo SSRI o triciclici.
Gli Autori non hanno trovato nessuna evidenza di un maggior rischio di suicidio o di autolesionismo non-fatale negli adulti a cui è stato prescritto un SSRI rispetto agli antidepressivi triciclici.
E’ stato invece osservato un aumentato rischio di autolesionismo non-fatale tra le persone di 18 anni o più giovani che facevano uso di farmaci SSRI.( Xagena_2005 )
Martinez C et al, BMJ 2005; 330: 389
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XagenaFarmaci_2005