Rischio di prolungamento di QT/QTc con i nuovi antidepressivi non-SSRI
È stato misurato il potenziale di prolungamento dell'intervallo QT con i nuove inibitori non-selettivi della ricaptazione della serotonina ( non-SSRI ).
Rari prolungamenti del tratto QT sono stati segnalati con Venlafaxina ( Efexor / Effexor ) a dosi terapeutiche e in caso di sovradosaggio.
Il Bupropione ( Wellbutrin ) è stato collegato anche al prolungamento del QT in situazioni di sovradosaggio.
Nei pazienti anziani con varie comorbidità ad alto rischio, Mirtazapina ( Remeron ) ha dimostrato maggiore probabilità di morte cardiaca improvvisa e aritmie ventricolari, se confrontata con Paroxetina ( Seroxat ).
Soprattutto a causa di una mancanza di dati disponibili, gli studi esistenti non riescono a dimostrare il prolungamento dell'intervallo QT con Desvenlafaxina ( Pristiq ), Duloxetina ( Cymbalta ), Levomilnacipran ( Fetzima ) e Vilazodone ( Viibryd ).
In conclusione, sulla base della letteratura attuale, il rischio di prolungamento di QT/QTc con la maggior parte dei più recenti antidepressivi non-SSRI a dosi terapeutiche è basso.
Il più alto rischio di prolungamento del tratto QT sembra esistere in situazioni di sovradosaggio con Venlafaxina e Bupropione.
Dati i pochi o inesistenti studi controllati e le variabili di confondimento presenti nei case report, è difficile trarre conclusioni sul rischio di prolungamento dell'intervallo QT con molti dei più recenti antidepressivi non-SSRI. ( Xagena_2014 )
Jasiak NM, Bostwick JR, Ann Pharmacother 2014;48:1620-1628
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XagenaFarmaci_2014